Compenso CTP per parte ammessa al beneficio del patrocinio a spese dello Stato

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Cass.Civ sez.II, 15/03/2024 n.7035
In tema di patrocinio a spese dello Stato, il compenso del consulente tecnico della parte ammessa al beneficio va liquidato facendo applicazione del d.P.R. n. 115 del 2002 e non sulla base delle tariffe professionali.

La Cassazione si è espressa su un tema interessante e poco trattato: i compensi del CTP della parte ammessa al c.d. gratuito patrocinio. Con la sentenza n. 7035 del 15 marzo 2024 la Cassazione ha cassato una sentenza di merito che aveva determinato il compenso di un consulente tecnico di parte, operante come genetista forense, basandosi sulla tariffa professionale dei biologi. I giudici supremi hanno invece stabilito che il compenso deve essere liquidato applicando le disposizioni del d.P.R. n. 115/2002.

Analisi della Decisione

  • La decisione della Cassazione sottolinea la necessità di conformarsi al quadro normativo specifico del patrocinio a spese dello Stato. Il d.P.R. n. 115/2002 fornisce una disciplina dettagliata per la determinazione dei compensi dei consulenti tecnici. Questo regime mira a standardizzare i costi e garantire un accesso equo alla giustizia, indipendentemente dalle disponibilità economiche delle parti.
  • Distinzione dalle Tariffe Professionali:
    La scelta di non utilizzare le tariffe professionali di categoria o comunque dei parametri di riferimento attesa l’abrogazione delle stesse (in questo caso, dei biologi) è significativa. Le tariffe professionali o parametrali possono variare e non riflettere necessariamente i limiti e le finalità del patrocinio a spese dello Stato. Pertanto, l’adozione del d.P.R. n. 115/2002 assicura che i compensi siano calcolati in modo uniforme e predeterminato, evitando disparità di trattamento.

Implicazioni della Sentenza

  • Uniformità e Trasparenza: la sentenza promuove uniformità e trasparenza nella liquidazione dei compensi dei consulenti tecnici di parte. Questa decisione evita che vi siano differenze nei compensi basate sulla professione specifica del consulente tecnico.
  • Accesso equo alla Giustizia: garantendo che i compensi siano determinati secondo un quadro normativo chiaro e predeterminato, si facilita un accesso più equo alla giustizia. Le parti meno abbienti non devono preoccuparsi di dover sostenere costi variabili e potenzialmente elevati per i consulenti tecnici, rendendo il patrocinio a spese dello Stato un serio strumento di supporto.

Conclusione

La sentenza della Cassazione n. 7035/2024 rappresenta una decisione importante nella liquidazione dei compensi per i consulenti tecnici di parte nell’ambito del patrocinio a spese dello Stato. L’adozione delle disposizioni del d.P.R. n. 115/2002 se da un lato garantisce un trattamento uniforme e predeterminato dall’altro richiede però molta attenzione all’adeguatezza dei compensi per mantenere un elevato livello di competenza e disponibilità tra i consulenti tecnici.

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